Recupero Crediti: perché nel 2025 è esploso e cosa rischiano le famiglie italiane

Recupero Crediti

Il recupero crediti è ormai diventato un tema centrale nel 2025. Sempre più famiglie italiane si trovano in difficoltà nel pagare bollette, mutui e finanziamenti. Le segnalazioni di debiti insoluti sono in forte aumento e, con esse, anche le azioni legali e i pignoramenti.

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Ma perché si è arrivati a questo punto? E quali sono i rischi per chi non riesce più a tenere il passo con le scadenze?

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Perché il recupero crediti è in aumento

Negli ultimi mesi, le segnalazioni di azioni di recupero crediti sono cresciute in modo vertiginoso. Agenzie specializzate, studi legali e perfino l’Agenzia delle Entrate hanno intensificato i controlli e le azioni per rientrare dei debiti. Le cause? Molteplici:

  • Bollette non pagate, soprattutto luce e gas, diventate ormai insostenibili per molte famiglie.
  • Rate di prestiti e finanziamenti che saltano per mancanza di liquidità.
  • Aumento del costo della vita, inflazione e stipendi spesso fermi.

In altre parole, l’equazione è semplice: meno entrate + più spese = aumento dei debiti → esplosione del recupero crediti.

Come funziona il recupero crediti

Quando una persona o una famiglia non riesce più a far fronte ai pagamenti, il creditore (banca, finanziaria, fornitore di energia, ecc.) può avviare una pratica di recupero crediti. Inizialmente si parte con solleciti, telefonate e lettere. Ma se il debito resta insoluto, si può arrivare a:

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  • Segnalazioni nei registri dei cattivi pagatori (CRIF, Experian…)
  • Pignoramenti di beni, stipendio o conto corrente
  • Azioni legali da parte di agenzie incaricate

Il recupero crediti può quindi trasformarsi in un incubo, soprattutto per chi ha già difficoltà economiche.

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Cosa cambia con il Decreto Bollette 2025

Il governo ha introdotto alcune misure per proteggere le persone più fragili. Con il Decreto Bollette 2025, ad esempio, non è più possibile pignorare la prima casa per debiti sotto i 5.000 euro, se si rientra in determinate categorie (over 75, disabili, ecc.).

Inoltre, la Legge Salva Debiti è stata aggiornata, e permette oggi a molte più persone di accedere a piani di ristrutturazione del debito o addirittura alla cancellazione parziale o totale dei debiti (esdebitazione).

Come difendersi dal recupero crediti

Se sei in difficoltà, non restare in silenzio. Ecco alcuni consigli utili:

  • Contatta subito un avvocato o un’associazione per la tutela del consumatore
  • Valuta la possibilità di accedere alla legge salva debiti
  • Non ignorare mai le comunicazioni: affrontare la situazione è meglio che subirla
  • Controlla se il debito è prescritto o se ci sono irregolarità
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Conclusione

Il recupero crediti nel 2025 è ormai una realtà che riguarda milioni di italiani. Ma non tutto è perduto. Ci sono strumenti legali, tutele e soluzioni per chi è in difficoltà. L’importante è non chiudersi, informarsi e agire con tempestività.

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