Nel 2023, la pirateria digitale nell’Unione Europea si è mantenuta stabile, con una media di 10 accessi mensili ai contenuti piratati per utente di internet tra i 15 ei 74 anni. L’Italia ha registrato il numero più basso di accessi (7,3), seguita da Germania (7,7) e Romania (7,9).
La metà degli accessi illegali riguarda contenuti televisivi, in particolare attraverso siti di streaming illegali, con una crescita del 10% nelle visite a servizi IPTV.
Uno studio dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) ha sottolineato che l’insufficienza di contenuti legali a prezzi accessibili è una delle cause principali della pirateria. La disuguaglianza di reddito e la disoccupazione giovanile sono stati identificati come fattori chiave, evidenziando come le aree con maggiore disuguaglianza e una popolazione giovane hanno tassi di p. più elevati.
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Per quanto riguarda le specifiche forme di pirateria, la p. cinematografica è diminuita a 0,71 accessi mensili, mentre quella musicale è leggermente aumentata. Per le pubblicazioni rimane stabile, con i manga come contenuti più piratati. La software è cresciuta del 6%, con i giochi per dispositivi mobili tra i più cercati.
Infine, la p. di eventi sportivi in diretta ha visto un aumento, attestandosi a 0,56 accessi per utente.
E voi cosa ne pensate che la pirateria digitale nell’Unione Europea si è mantenuta stabile?
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