Nel mondo dell’intelligenza artificiale, la notizia che ha fatto più rumore è senza dubbio la collaborazione tra OpenAI Google Cloud. Un’alleanza inaspettata che segna una svolta strategica: OpenAI, fino ad oggi legata quasi esclusivamente a Microsoft, ha scelto di affidarsi anche all’infrastruttura di Google Cloud per potenziare i suoi servizi, tra cui ChatGPT.
Perché OpenAI ha scelto Google Cloud?
Il motivo è semplice: Open ha bisogno di calcolo. Tanto. Le richieste per ChatGPT, DALL·E e altri strumenti generativi sono esplose, e i server di Microsoft Azure – storico partner di OpenAI – iniziano a faticare. Qui entra in gioco Google Cloud, con le sue TPU (Tensor Processing Unit) e un’infrastruttura che può gestire carichi AI su scala globale.
Questa mossa mostra quanto sia importante, oggi, una strategia multi-cloud: OpenAI Google Cloud è la prova che perfino i rivali possono collaborare, se la tecnologia lo richiede.

Cosa comporta l’accordo?
Secondo fonti vicine all’operazione, Open userà Google Cloud per gestire parte delle operazioni di inferenza e addestramento dei suoi modelli. In pratica, significa che alcuni prompt di ChatGPT – soprattutto quelli più pesanti – potrebbero passare dai data center Google, aumentando velocità e stabilità.
L’accordo coinvolge anche CoreWeave, partner infrastrutturale di Google, specializzato in GPU di fascia alta. Un trio che promette scintille nel settore AI.
Una svolta storica nel settore cloud
È la prima volta che vediamo OpenAI collaborare direttamente con Google Cloud, e questo cambia le dinamiche del mercato. Se fino a ieri OpenAI era sinonimo di Microsoft, oggi si apre a nuove alleanze, forse anche per bilanciare il peso contrattuale di Redmond.
Quello che è certo è che la coppia OpenAI Google Cloud avrà un impatto concreto sull’evoluzione dell’AI: più velocità, meno downtime, e possibilità di far girare modelli sempre più avanzati.
Conclusione OpenAI Google Cloud
L’accordo OpenAI Google Cloud non è solo una notizia tech, ma un segnale fortissimo: l’intelligenza artificiale sta diventando così esigente da superare anche le rivalità storiche. E quando si parla di AI su larga scala, le infrastrutture contano tanto quanto gli algoritmi.
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