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Ti aspetta un fine settimana di grande spettacolo con il Gran Premio d’Ungheria, dodicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Dopo la pausa estiva, le monoposto più veloci del mondo tornano in pista e lo fanno all’Hungaroring, tracciato che sorge nei pressi di Budapest, capitale dell’Ungheria. Un circuito tortuoso, stretto, che non permette di esprimere tutta la potenza delle power unit. Sarà una gara dove la guidabilità e l’efficienza aerodinamica faranno la differenza.
Ma c’è un elemento che potrebbe stravolgere gli equilibri in pista: l’introduzione delle nuove regole sui pneumatici. Per la prima volta Pirelli porterà in Ungheria gomme con mescole e strutture inedite. Una variabile impazzita che costringerà team e piloti a rivedere set-up e strategie. Le previsioni meteo poi, danno pioggia per il weekend, ulteriore incognita da decifrare. Insomma, gli ingredienti per assistere a una gara ricca di colpi di scena ci sono tutti. Prendete posto, lo spettacolo sta per cominciare.
Le Nuove Specifiche Tecniche Sui Pneumatici Imposte Dalla Pirelli
Per il Gran Premio d’Ungheria, all’Hungaroring, infatti, farà il suo debutto l’Alternative Tyre Assignment (ATA), che prevede l’utilizzo di una gomma asciutta per ogni sessione di qualifica. Nello specifico, i piloti in Q1 dovranno utilizzare gomme dure; medie in Q2 e morbide in Q3. In situazioni di bagnato, invece, l’obbligo finisce e ognuno può utilizzare la propria mescola preferita.
Con “ATA”, che debutterà anche a Monza, il numero di gruppi disponibili per vettura sarà ridotto da 13 a 11 durante il weekend di gara: ogni pilota potrà utilizzare 3 gruppi hard, 4 gruppi medi e 4 soft gruppi. Il numero di gomme da bagnato, invece, rimane lo stesso: tre treni di all-wet e quattro di intermedie, meno l’utilizzo di un ulteriore treno di intermedie in caso di pioggia il venerdì o di maltempo il sabato.
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Come Le Scuderie Hanno Dovuto Adattare Le Proprie Vetture
Per adattarsi al nuovo regolamento pneumatici introdotto, le scuderie di F1 hanno dovuto apportare modifiche alle proprie vetture. Le gomme più robuste hanno richiesto setup diversi per ottimizzare prestazioni e durata.
In primo luogo, gli ingegneri hanno dovuto bilanciare di nuovo le vetture per adattarle alle gomme più pesanti. Ciò significa regolare sospensioni, barre anti-rollio e ammortizzatori per ottenere il giusto assetto e mantenere la stabilità in curva.
In secondo luogo, sono state necessarie modifiche all’aerodinamica delle vetture. Con gomme più larghe, l’aria scorre in modo diverso sotto e attorno alla vettura. Pertanto, sono stati necessari aggiustamenti a elementi come il fondo, i deviatori di flusso e il diffusore per massimizzare l’aderenza.
Infine, le squadre hanno dovuto bilanciare di nuovo il rapporto fra motore, cambio e gomme per ottimizzare le prestazioni. Ciò include regolazioni del motore per adattarlo al maggiore attrito delle gomme e del cambio per sfruttare la diversa finestra operativa delle coperture.
In sintesi, le nuove regole sui pneumatici hanno richiesto un grande sforzo di adattamento da parte delle scuderie. Ma dopo i test pre-stagionali, i team sembrano pronti per questa nuova era della Formula 1.
I Piloti Si Dividono: C’è Chi Apprezza E Chi Storce Il Naso
La decisione della FIA di introdurre nuove regole sui pneumatici a partire dal Gran Premio d’Ungheria ha diviso i piloti. Alcuni accolgono con favore il cambiamento, ritenendolo un passo nella giusta direzione per consentire maggiori opportunità di sorpasso. Altri sono scettici sul fatto che le nuove gomme possano effettivamente migliorare lo spettacolo in pista.
Conclusioni
Dopo tante attese, finalmente si torna in pista. Il GP d’Ungheria segna la ripresa del mondiale di Formula 1 e l’esordio delle nuove regole sui pneumatici che stravolgono le strategie delle scuderie. Sarà una gara tutta da decifrare, con team e piloti chiamati a gestire le gomme in maniera oculata per portare a termine la corsa nel miglior modo possibile. La resa dei conti è rimandata a Spa e Monza, ma l’Hungaroring potrebbe già dare qualche indicazione sui valori in campo. Insomma, dopo la lunga pausa estiva non vediamo l’ora di tornare ad emozionarci: che vinca il migliore, si parte!
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