Il furto Amazon ha scosso uno dei centri logistici più importanti del colosso dell’e-commerce in Italia. Due dipendenti del magazzino di Torrazza Piemonte (provincia di Torino) sono stati denunciati per aver sottratto prodotti elettronici per un valore di circa 60.000 euro.
Cosa è successo
Il furto Amazon è stato scoperto grazie alla collaborazione tra la sicurezza interna di Amazon e i Carabinieri di Verolengo. I due lavoratori, un 35enne e un 27enne, avrebbero rubato vari dispositivi tecnologici come microchip, computer e accessori.
Durante le perquisizioni domiciliari, è stata ritrovata gran parte della refurtiva, corrispondente a ciò che mancava dal magazzino. I due sono stati denunciati a piede libero con le accuse di furto aggravato e ricettazione.

Amazon Torrazza e i precedenti
Il centro di Torrazza è operativo dal 2019 e impiega oltre 1.200 persone. Non è la prima volta che un furto Amazon viene registrato in questa struttura: già negli anni passati si erano verificati episodi simili, tutti con protagonisti interni all’azienda.
Anche se Amazon utilizza sistemi avanzati di sorveglianza, il furto Amazon dimostra che esistono ancora falle nei processi di controllo.
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Sicurezza da rivedere?
Il furto Amazon mette in luce la necessità di rafforzare le misure di sicurezza all’interno dei magazzini. Badge personalizzati, videosorveglianza e controlli in uscita non sembrano più sufficienti contro furti organizzati dall’interno.
Al momento, da parte di Amazon non sono arrivate dichiarazioni ufficiali, ma è probabile che l’azienda prenda provvedimenti nei prossimi giorni.
Resta aggiornato
Continueremo a seguire gli sviluppi di questo furto Amazon. Se vuoi restare aggiornato sulle ultime news tech, su Amazon e dintorni, seguici o attiva le notifiche su infotelematico.com.

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