DNS pubblici bloccati: AGCOM e Google oscurano i siti pirata in tempo reale

DNS pubblici bloccati

La guerra contro lo streaming illegale fa un altro passo avanti. Stavolta, a finire nel mirino sono stati i DNS pubblici, quelli usati da milioni di utenti per aggirare i blocchi ai siti pirata. Grazie a un test congiunto tra AGCOM e Google, alcuni domini illegali sono stati oscurati in tempo reale. E sì, funziona davvero.

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Test durante la Serie A: come funziona il blocco DNS

Tutto è partito il 23 maggio, durante le ultime giornate di Serie A in streaming. AGCOM ha utilizzato il sistema Piracy Shield per segnalare domini che trasmettevano illegalmente partite. Per la prima volta, anche i DNS pubblici di Google (come 8.8.8.8) hanno bloccato l’accesso in pochi minuti.

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Come funziona il blocco dei DNS pubblici?

Quando digiti un sito, il DNS traduce il nome in un indirizzo IP. Bloccando questo passaggio, l’utente non riesce più a raggiungere il sito, anche se ne conosce l’indirizzo esatto.

Se vuoi capire meglio come funziona, dai un’occhiata alla nostra guida sui DNS e sulla sicurezza online.

DNS pubblici bloccati

Addio ai DNS alternativi per lo streaming pirata?

Finora, chi voleva accedere a siti pirata aggirava i blocchi cambiando DNS (es. Google, Cloudflare o OpenDNS). Ora però anche i DNS pubblici possono applicare i blocchi, rendendo molto più difficile accedere a siti illegali.

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I numeri di Piracy Shield

Secondo gli ultimi dati AGCOM, dal lancio del sistema sono stati bloccati oltre 55.000 elementi, tra domini e indirizzi IP:

  • 44.602 nomi a dominio
  • 10.902 indirizzi IP
  • Tempo medio di reazione: entro 30 minuti dalla segnalazione

Un risultato importante, soprattutto in vista degli eventi sportivi estivi.

La collaborazione tra AGCOM e Google

Anche se Google non ha aderito ufficialmente a Piracy Shield, ha comunque creato un canale diretto per ricevere segnalazioni e bloccare i domini pirata via DNS pubblici.

Altre aziende (come Microsoft/Bing) hanno mostrato collaborazione simile, mentre Cloudflare è ancora scettica.

Cosa cambia per chi guarda streaming illegale

Chi guarda partite in streaming pirata, film o serie TV su piattaforme non ufficiali, rischia ora di trovarsi davanti a una pagina bianca. Il blocco DNS funziona anche se si cambia server o si naviga in incognito.

Se pensi che basti una VPN per superare il blocco, dai un’occhiata a questi articoli:

E adesso?

AGCOM punta a estendere questo sistema ad altri provider DNS e, magari, anche a piattaforme social e motori di ricerca. È un segnale forte: lo streaming illegale sarà sempre più difficile da trovare e usare.

In breve:

  • DNS pubblici bloccati segnano una nuova fase contro la pirateria online
  • Google ha collaborato bloccando i domini segnalati da AGCOM
  • Piracy Shield continua a oscurare migliaia di siti in tempo reale
  • Guardare partite o film in streaming illegale sta diventando sempre più difficile
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