Negli ultimi mesi, DeepSeek AI è diventata una delle realtà più discusse nel panorama tecnologico globale. Nata in Cina, questa startup ha attirato l’attenzione internazionale per le sue avanzate capacità nell’intelligenza artificiale e per i presunti legami con l’esercito cinese. Ma secondo gli esperti, DeepSeek AI rappresenta solo la prima ondata: Pechino sarebbe pronta a lanciare oltre 100 nuovi progetti IA entro i prossimi 18 mesi.
Una strategia chiara e ambiziosa
Il modello DeepSeek AI si distingue per prestazioni elevate e rapidità di sviluppo. Ma ciò che più impressiona è l’ecosistema che si sta costruendo attorno: università, investimenti pubblici, talenti locali e infrastrutture stanno convergendo per rendere la Cina una superpotenza dell’intelligenza artificiale. E DeepSeek AI è solo la punta dell’iceberg.
Oltre i modelli linguistici: la Cina punta alla robotica intelligente
Oltre agli LLM come quelli sviluppati da DeepSeek AI, Pechino sta investendo anche in robot umanoidi, sistemi predittivi e IA applicata alla medicina, alla finanza e alla sicurezza. L’obiettivo è chiaro: costruire un ecosistema completo, autosufficiente e pronto a sfidare il dominio occidentale nel settore.

Le tensioni con gli USA e la questione dei chip
Gli Stati Uniti accusano DeepSeek AI di aver aggirato le restrizioni sull’acquisto di chip avanzati come gli Nvidia H100, usando società di facciata in Asia. Anche se DeepSeek nega ogni illecito, il caso è diventato simbolo della nuova “guerra tecnologica” tra le due potenze.

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