L’Apple Ring potrebbe essere il prossimo grande passo nel mondo dei wearable. Dopo anni di dominio con Apple Watch e AirPods, ora Apple starebbe guardando a un nuovo dispositivo minuscolo ma potentissimo: un anello intelligente pensato per monitorare la salute, interagire con altri dispositivi e forse cambiare il nostro modo di usare la tecnologia… senza nemmeno uno schermo.
Un indossabile più discreto (e furbo)
Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso di un Apple Ring. Un dispositivo minuscolo da indossare al dito, capace di fare (quasi) tutto quello che fa uno smartwatch, ma con un impatto visivo e fisico minimo.
L’obiettivo? Dare una seconda vita alla divisione “wearables”, che sta rallentando. E offrire un’opzione più comoda per chi non ama orologi ingombranti ma vuole comunque monitorare salute, sonno e attività.

Cosa potrebbe fare l’Apple Ring?
Tra brevetti e indiscrezioni, si immagina un Apple Ring con:
- Sensori per frequenza cardiaca, temperatura corporea, movimento e ossigenazione del sangue
- Funzioni di sleep tracking avanzato, senza dover dormire con un orologio al polso
- Gestione con gesti: tocchi, rotazioni o squeeze per controllare musica, notifiche o Vision Pro
- Integrazione con Apple Health, HomeKit e Find My
- Potenziale supporto per Apple Vision Pro o futuri occhiali AR
Quando arriva?
Secondo Mark Gurman (Bloomberg), il progetto non è ancora in fase di sviluppo attivo. Apple starebbe ancora valutando se lanciare il prodotto o meno, temendo anche di cannibalizzare l’Apple Watch.
La previsione più ottimista parla di 2026 o oltre. Ma non è detto che il progetto arrivi davvero sugli scaffali: Apple deposita brevetti per anelli smart dal 2007, ma nessuno è mai diventato realtà.

La concorrenza si muove
Mentre Apple ci pensa, altri sono già partiti: Oura Ring domina il settore dei ring fitness, e Samsung Galaxy Ring è atteso a breve. Apple rischia di arrivare tardi… oppure di farlo come al solito: nel momento giusto, con il prodotto giusto.
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🔍 Vedi gli Smart Ring su AmazonServe davvero?
Sì, se:
- vuoi monitorare la salute ma non sopporti gli smartwatch
- cerchi qualcosa di più discreto ma sempre connesso
- sei curioso di nuove interazioni silenziose (niente più “Ehi Siri”)
No, se:
- usi già un Apple Watch e sei soddisfatto
- preferisci schermi grandi e interazioni più complete
- pensi che un anello sia troppo piccolo per fare qualcosa di utile
Conclusioni
L’Apple Ring è ancora un mistero, ma l’idea è affascinante: un wearable invisibile, sempre attivo, in grado di seguirti ovunque senza pesare su polso o tasca.
Se Apple davvero lo lancerà, potrebbe cambiare le regole del gioco. E forse, un giorno, diremo addio agli smartwatch come li conosciamo oggi.

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